Cobotica, robotica autonoma, sensoristica e software tra le più recenti novità

Il mercato dell’automazione in fabbrica sta subendo una continua evoluzione tecnologica guidata dalla digitalizzazione, capace di rendere i processi sempre più efficienti attraverso l’uso di soluzioni robotiche e il costante monitoraggio della produzione, basata su sensori a bordo macchina, reti e software per il trasferimento e l’elaborazione delle informazioni.

In questo contesto la robotica gioca un ruolo strategico, ampliando il potenziale di linee esistenti e rivoluzionando il paradigma produttivo dei nuovi stabilimenti. Con la sempre maggiore introduzione della cobotica, la robotica collaborativa, l’operatore umano viene supportato nelle attività ripetitive e usuranti, mentre la fabbrica diventa flessibile e riconfigurabile con l’uso, ad esempio, dei veicoli a guida autonoma spesso integrati a soluzioni robotiche pronte ad adattarsi alle continue variazioni di scenario tipiche della mass customisation.

Da non dimenticare la guest star del momento, l’Intelligenza Artificiale (AI), sempre più presente in fabbrica in applicazioni fondamentali come, ad esempio, il controllo di qualità del prodotto grazie all’integrazione nei sistemi di visione.



Flessibilità e autonomia nella gestione di piccoli e grandi carichi

Robotica collaborativa, protagonista del secondo semestre 2023, con capacità di carico sempre più differenziate, dove i payload spaziano dai 18-20 kg per la gestione di carichi significativi in contesti come i magazzini e la catena logistica, fino a payload estremamente ridotti, da 1 a 3 kg per usi innovativi come la gestione dei piccoli carichi nell’e-commerce o l’automazione dei servizi di ristorazione.

Aumenta la diffusione di applicazioni di cobotica su AGV (Automatic Guided Vehicles) e AMR (Autonomous Mobile Robots) che permettono di automatizzare il magazzino spostando in modo flessibile i cobot per supportare al meglio l’operatore umano, permettendo piena automazione e flessibilità di una fabbrica capace di configurarsi in tempo reale in base alle esigenze di produzione.


Sensori che rilevano dati, prevedono malfunzionamenti e vedono gli errori

In un contesto talmente dinamico, un ruolo importante è giocato dalla sensoristica di cui cobot, veicoli autonomi e in generale le componenti di automazione delle linee di produzione sono dotati. I dati raccolti svolgono una fondamentale funzione di controllo sull’efficienza, ma anche sulla gestione della manutenzione delle macchine e sulla corretta valutazione dei carichi operativi del personale umano che in questo contesto automatizzato svolge un fondamentale ruolo qualitativo, lasciando le attività a basso valore aggiunto alle macchine.

Tra le applicazioni di smart sensoring più interessanti, spesso già integrate con concetti di AI, si annovera la visione industriale utilizzata per applicazioni che spaziano dal controllo qualità lungo la linea alla gestione efficiente del magazzino, dallo smart picking alla movimentazione di apparati e merci all’interno dello stabilimento.


L’importanza del software per la fabbrica digitale

La raccolta dei dati della smart factory implica l’integrazione di tecnologie che ne facilitino l’uso, dalla raccolta all’elaborazione, per giungere fino alla reportistica dove si sta affermando una crescente attenzione a temi come l’HMI, l’usabilità e il design multipiattaforma, finalizzati a rendere le informazioni sempre disponibili, facili da consultare e pronte all’uso indipendentemente dal contesto in cui l’operatore si muove.

Tra i protagonisti della fabbrica 4.0 c’è quindi il software di gestione dei processi di automazione, spesso sviluppato fuori dalle logiche proprietarie per permettere una piena integrazione in sistemi esistenti di apparati di produttori diversi, connessi dalle reti industriali e dalle piattaforme software che garantiscono l’elaborazione di reportistica dedicata, gestione degli allarmi, valutazione dell’efficienza dei processi e percorsi di manutenzione preventiva o predittiva nelle fabbriche full digital.